Alla sera: In questa poesia di Ugo Foscolo, viene decantato l'arrivo della sera, che con le sue ombre produce effetti sia sul paesaggi che sulle persone. Il locus del cimitero, il tema della morte associato al tema politico e civile, è una trovata di ispirazione anglosassone, infatti nella letteratura preromantica ingelse, vi è in questo periodo un frequente uso di temi malinconici e, talvolta, macabri. L’opera, in forma epistolare, è influenzata dalla letteratura inglese, in partciolare dal Werther di Goethe, dagli eventi di Campoformio e dalle vicissitudini negative che attraversava l’Europa in quel periodo. L'appunto è una breve analisi del sonetto "In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo. Foscolo, dopo aver curato un’edizione delle opere di Raimondo Montecuccoli, generale, politico e scrittore italiano, cade in un nichilismo politico dedicandosi ad opere come “Sull’origine e i limiti della giustizia”, i “Discorsi sulla servitù d’Italia”, la “Lettera apologetica”. Nel 1798 Foscolo si trasferisce a Bologna dove lavora come aiutante cancelliere di un tribunale militare, mentre l’anno dopo lascia questo incarico per arruolarsi col grado di luogotenente nella Guardia Nazionale e insieme ai francesi combatte contro gli austro-russi. Tu mi fai andare incessantemente col pensiero a ragionare della morte e intanto se ne va via questo tempo presente, e insieme ad esso se ne vanno anche le preoccupazioni, ed angosce che hanno reso la vita tragica. A Milano, Foscolo riesce a stringere rapporti amichevoli con Parini e con Monti, e diventa redattore del “Monitore italiano”. EUCookieLawHTMLFragments[2] = "